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"Un'altra raccolta di poesie, lo stesso io parlante che ho però avvertito a volte estraneo nel suo sentire, a volte quasi non mio forse per lo stacco temporale tra la composizione e l'inserimento nella raccolta. Lo stile si presenta leggermente mutato, in alcune poesie fa la sua seppur fugace apparizione la rima e fioriscono qua e là decasillabi e settenari. I temi sono quelli peculiari della mia produzione, l'amore, il tempo, la morte vissuta stavolta in modo personale con la perdita dolorosa di persone a me molto care, l'arte della poesia, compagna e maestra di vita. Due tematiche risuonano invece nuove, quella dei luoghi, che diventano metafore di stati esistenziali e/o sentimenti, e quella della luna, elemento naturale ricercato, voluto, desiderato, presenza costante e rassicurante sebbene misteriosa, simbolo della parte più intima che costituisce l'animo femminile. La luna, mutevole e indecifrabile, ciclica e inafferrabile, ha illuminato i miei versi e la mia vita. È presente anche Agrigento, la mia città, la prima e l'ultima città dei mortali, con le sue bellezze e il suo degrado." (Lia)